Le allergie dei bambini si combattono con i probiotici in gravidanza

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Per combattere le sempre più diffuse allergie che possono colpire i bambini è utile iniziare ad assumere probiotici già a partire dalla gravidanza. Il consiglio arriva dagli esperti delle società scientifiche di ginecologia, neonatologia e pediatria (Sigo, Sin e Sip) che in occasione di una conferenza stampa organizzata a Roma hanno spiegato: l'uso corretto di specifici probiotici, come ad esempio il kefir, durante la gestazione e il primo anno di vita del bambino può ridurre l'incidenza di allergie nei neonati ad alto rischio anche del 50%.
Tutto questo perché i probiotici o "batteri buoni" che costituiscono il nostro microbiota fanno parte dei ceppi che sono di solito usati per integrare la microflora intestinale e colonizzare il nostro intestino. I benefici che questi batteri apportano al nostro organismo sono molteplici dalla protezione da infezioni ed allergie alla produzione di vitamine importantissime come la vitamina K impegnata nella regolazione della coagulazione sanguigna.
Il consiglio degli esperti è sostenuto dalle linee guida internazionali sui probiotici per la prevenzione delle malattie atopiche e autoimmuni promosse dalla World Allergy Organization (Wao) e dal Dipartimento di Epidemiologia Clinica e Biostatistica della McMaster University (Ontario, Canada). "L'uso specifico di alcuni probiotici, soprattutto durante la gravidanza, è oggi fortemente raccomandato sia per il benessere della madre che per quello del nascituro", ha spiegato Paolo Scollo, presidente nazionale della Sigo, precisando che "alcuni ceppi probiotici influenzano l'ecosistema batterico vaginale e mantengono un livello di pH adeguato prevenendo infiammazioni e infezioni come le vaginosi batteriche e le vaginiti micotiche". Queste patologie, ha spiegato l'esperto, possono aumentare significativamente il rischio di aborto, parto pretermine e complicanze post partum, oppure compromettere un buono sviluppo del feto e portare alla nascita di bambini sottopeso.
Una frontiera ancora poco battuta
Sono ancora poche le mamme in dolce attesa ad usare i probiotici in gravidanza: ancora meno, poi, i ginecologi ed i pediatri a prescrivere in via preventiva i probiotici ai bambini. Eppure, ciò che emerge da questo studio non è un fatto del tutto sconosciuto alla comunità scientifica che da anni evidenzia il problema della mancanza di attenzione sul tema delle allergie.
LE LINEE GUIDA – Il nuovo dossier è l'elaborazione di 15 studi sugli eczemi nei bimbi, 21 test su donne incinte (di cui quattro prendevano probiotici) e 8 lavori sull'asma nei ragazzi. Attraverso, poi, ulteriori studi sugli effetti collaterali, si è appreso che statisticamente il rischio per un neonato di soffrire in futuro di allergie si abbassa del 9% in tre casi: se la madre prende probiotici in gravidanza, se li assume nel periodo dell'allattamento o se li dà al piccolo nel primo anno di vita.
Nel caso di dermatiti ed eczemi, si sono notati dei notevoli miglioramenti con l'uso dei probiotici, mentre meno netto sarebbe apparso l'effetto positivo nei casi di allergie alimentari, asma e riniti allergiche. Solo il 15% dei bambini con genitori e parenti di primo grado senza allergie contrarrà allergie, dice la letteratura, ma la percentuale sale al 45-55% se un genitore o un fratellino sono allergici, al 55-65% se lo sono entrambi.
"Secondo le linee guida la somministrazione alle future mamme di alcuni ceppi probiotici durante la gravidanza abbassa del 9% il rischio di eczema nei bambini, se l'assunzione prosegue durante l'allattamento e lo svezzamento la probabilità di sviluppare malattie atopiche si riduce ulteriormente del 15 e del 5% - ha spiegato Alessandro Fiocchi, allergologo dell'Ospedale pediatrico 'Bambin Gesù' di Roma e coautore del documento della Wao - Alcuni studi evidenziano inoltre che l'assunzione di probiotici prima e dopo il parto è in grado di evitare anche l'insorgere di allergie alimentari e riniti e può ridurre significativamente la durata e l'impatto della infezioni respiratorie, prima che i sintomi diventino cronici".
Attenzione, però: un probiotico non vale l'altro inoltre gli esperti raccomandano "un'assunzione corretta, costante e prolungata nel tempo".
Le linee guida internazionali suggeriscono di prescrivere i probiotici dal terzo trimestre di gravidanza e di proseguire fino allo svezzamento del bambino e durante tutto il primo anno di vita.
Negli ultimi 20 anni il numero di bambini allergici è letteralmente esploso, basta pensare che nel 1995 la percentuale si attestava sul 7 per cento mentre oggi il 25 per cento della popolazione pediatrica è alle prese con vari tipi di allergie. La forma più diffusa è senz'altro la rinite allergica, capace di interessare addirittura un bambino su quattro. A ruota, poi, segue l'asma, che riguarda il 10% dei bambini. Da segnalare, poi, le allergie alimentari con cui combattono circa il 3% dei piccoli nei primi 2 anni di vita. In ascesa, negli ultimi tempi, la dermatite atopica che è cresciuta del 6% nell'ultimo decennio e che affligge ben un milione di bambini.